Pierre Frick è un punto di riferimento per la vitivinicoltura artigianale in Alsazia, e nella Francia intera. La sua azienda ha conseguito la certificazione biologica sin dal 1970, seguita da quella biodinamica nel 1981. All’applicazione rigorosa dei principi cardine di queste due filosofie produttive, Frick ha affiancato scelte coraggiose, volte a conferire ai vini la massima capacità espressiva dei terreni di origine (fra cui alcuni Grand Cru), e dei vitigni tradizionali: non utilizzo di attrezzi rotanti nel terreno, affinamenti in grandi botti centenarie, utilizzo del tappo a corona, creazione di una linea con totale assenza di solfiti aggiunti (“Pur Vin”).

​Il mosto viene fatto fermentare spontaneamente, con lieviti indigeni. Viene poi effettuato un affinamento di 17 mesi in grandi botti quasi centenarie, al termine del quale il vino viene imbottigliato senza ulteriori trattamenti, e senza aggiunta di anidride solforosa. Nel calice si presenta con colore giallo tendente al dorato; all’olfatto, dopo un’ iniziale compostezza, si sprigionano progressivamente coinvolgenti sentori di resina e fiori bianchi, scorze di agrumi, frutta esotica, e caratteristici richiami di pietra bagnata. Al sorso, l’identitaria freschezza citrina e affilata è perfettamente accompagnata da densità e pienezza di gusto, con un lunghissimo finale sapido e minerale. Predisposto a diversi anni di invecchiamento.